I documenti

Le pagelle

La pagella scolastica per gli alunni della scuola elementare venne formalmente istituita nel 1926. Dal 1860 esisteva solo un attestato di frequenza e di promozione alla classe successiva. Della pagella, tuttavia, si fece menzione nel Regolamento per gli esami delle scuole elementari emanato nel 1913, dove essa è citata come documento su cui annotare per i cinque bimestri in cui era suddiviso l'anno scolastico i voti di profitto, espressi in numeri da zero a dieci, i voti dello scrutinio annuo finale e degli esami di 1a e 2 sessione. La pagella doveva essere firmata ogni bimestre dal padre dell'alunno ed era fornita, a pagamento, dalla scuola. La pagella quale fu istituita nel 1926, invece, era distribuita dal Provveditorato generale dello Stato su tipo unico, secondo il modello stabilito dal Ministero della Pubblica istruzione. Posta in vendita al prezzo di 5 lire, poi ridotto ad una lira, la si acquistava nelle tabaccherie. La pagella del 1926 portava anche significativi cambiamenti: la valutazione era attribuita agli alunni non più a scadenza di bimestri ma di trimestri e i voti da zero a dieci vennero sostituiti dalle qualifiche di lodevole, buono, sufficiente, insufficiente. Nel dicembre 1929, una ordinanza dispose che nelle scuole elementari del Regno dovesse essere adottato un tipo unico di pagella, stabilito dal Ministero. La stampa e la distribuzione della pagella scolastica di tipo unico furono affidate all'Opera Nazionale Balilla e, dopo il 1937, alla Gioventù Italiana del Littorio. Queste norme cessarono nel luglio del 1943 dopo la caduta del regime fascista. A partire dagli Anni '30, la pagella viene utilizzata anche come strumento di propaganda. Infatti, le copertine cambiano di anno in anno, riportando vari messaggi attraverso il ricorso alle immagini. Alcune di queste richiamano lo stile del Futurismo e contengono, ad esempio, consigli sulle corrette abitudini alimentari promuovendo, nel contempo, l'industria italiana (nel 1937, il retro della pagella sottolinea l'importanza dell'uso dello zucchero "... alimento principe del nostro organismo. Poco peso, poco spazio, molta sostanza per le fatiche dello studio". Dal 1944-45 la distribuzione della pagella passò all'Ente Nazionale per le biblioteche popolari scolastiche che la faceva stampare dal Poligrafico dello Stato. Nel 1945 i nuovi programmi confermarono che la valutazione degli alunni dovesse essere suddivisa in tre trimestri ma ora la valutazione andava espressa con voti da zero a dieci, prevedendo sempre uno scrutinio finale ed esami di 1a e 2a sessione per le classi 3a e 5a.Nel 1956 e nel 1960 la pagella per la scuola elementare fu modificata nella parte riguardante alcuni raggruppamenti di materie, ma la suddivisione in trimestri e la valutazione rimasero confermati. L'abolizione della pagella avvenne nel 1977 con l'entrata in vigore della scheda di valutazione.

La condotta

Il voto di condotta fece sempre parte della valutazione di ogni alunno, anzi costituì il primo requisito per l'ammissione agli scrutini e alle prove di esame. Nella qualifica della condotta si teneva conto delle assenze per negligenza, del contegno tenuto dentro e fuori dalla scuola, della diligenza, della nettezza della persona e del vestire, della conservazione e pulizia del materiale scolastico. La media del sette era sufficiente per l'ammissione a qualsiasi tipo di esame. A partire dal 1923, però, sulla condotta si decise una restrizione e la qualifica di sufficiente ora non consentiva più all'alunno la promozione per scrutinio alla classe superiore, ma questi doveva sostenere le prove di esame in tutte le materie. L'alunno classificato insufficiente addirittura ripeteva la classe. Nel 1945, con l'introduzione dei nuovi programmi didattici, la condotta venne compresa nella materia Educazione morale, civile e fisica. Successivamente, l'ordinanza ministeriale del 9 maggio 1950 n. 2006/32 stabilì di non ammettere allo scrutinio finale l'alunno che avesse riportato il voto inferiore ad otto decimi. Era il terribile "sette in condotta", che rimandava a sostenere gli esami nella sessione di ottobre in tutte le materie. L'alunno che riportava meno di sei decimi era bocciato e ripeteva l'anno. Anche l'abolizione del voto di condotta si ebbe con l'introduzione della scheda di valutazione nel 1977.

Crediti

Collaborazione

  • Museo della Scuola di Assisi

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Ultimo aggiornamento: 8 gennaio 2022